I mercati hanno festeggiato le trimestrali dei Big del settore bancario americano come la conferma del buon stato di salute della corporate americana. Ma leggendo tra le pieghe dei bilanci sembrano evidenziarsi le difficoltà del segmento consumer e pertanto la conferma di un rallentamento economico in atto oltre oceano. Se da un lato, il rialzo dei tassi ha gonfiato gli utili delle divisioni legate all’intermediazione, dall’altra le divisioni più cicliche (Consumer e Investment banking) hanno evidenziato il rallentamento nella clientela privata. Ne sono la prova due banche americane per certi versi agli antipodi del settore: la blasonata Goldman Sachs e la regionale M&T Bank Corp.
Per quanto riguarda le banche d’investimento, le ultime trimestrali hanno dimostrato un calo del segmento consumer, con un calo degli utili che è stato generalizzato per le concorrenti, mentre per Goldman Sachs il risultato è stato più pesante (-43% rispetto al 2Q22 e addirittura del 90% rispetto al 3Q21). A brillare sono stati gli utili da intermediazione, che trasversalmente hanno catturato l’attenzione del mercato offuscando i deboli risultati sugli altri segmenti.
Per contro, una banca regionale come M&T, molto legata al ciclo economico dei consumi, ha evidenziato un calo generale dei principali indicatori economici del 3 trimestre 2022. In particolare i depositi sono calati del 4% e a livello di bottom line gli utili per azione sono scesi del 4,5% (a 3,53$) rispetto ai 3,69$ di un anno fa.
Edoardo Liuni