La Bce nel 2020 ha aumentato gli asset del 24,5% ma ridotto il profitto con un risultato del -30,5% determinato soprattutto dal risultato netto del margine di interesse inferiore del -24,9% rispetto al 2019. I titoli detenuti per attuare la politica monetaria nel 2020, aumentati del +39,4% rispetto al 2019, hanno rappresentato il 61% degli asset totali, generando una perdita del -7,6% sul margine di interesse. Il valore delle riserve in oro sono aumentati di 3,1 mld di euro a 25,1 mld totali a causa della rivalutazione della materia prima. Il 73% dei fondi propri relativi alle riserve della Bce è investito in titoli del debito pubblico. I rischi associati alle politiche monetarie sono saliti nel 2020 del +56,7% (da 8,1 a 12,8). Visti i dati 2020 sulla pandemia, nel caso non ci fosse un rientro dalle politiche espansive, fino a dove potrà spingersi la Bce, rispetto ai propri asset, con la politica monetaria? Il nodo è cruciale considerando una unica politica monetaria rispetto a diverse politiche fiscali nazionali supportate da integrazioni fiscali a livello europeo.
Guido gennaccari