L’idea dei btp legati al Pil di un Paese si è diffusa in Italia nell’agosto del 2015 su iniziativa del Sole24ore; recentemente, l’idea del Nobel Shiller, è stata riproposta dal suo ideatore “È giunto il momento per i governi nazionali di tutto il mondo di iniziare ad emettere il debito in una nuova forma, legata alle risorse dei loro paesi. Le obbligazioni legate al PIL, con cedole e capitale che aumentano e diminuiscono in proporzione al PIL del paese emittente, promettono di risolvere molti dei problemi fondamentali che i governi devono affrontare quando le loro economie vacillano. E, una volta emesse le obbligazioni legate al PIL da diversi paesi, gli investitori saranno attratti dalla prospettiva di rendimenti elevati quando l’andamento di alcuni di essi sarà molto positivo. Questo nuovo strumento di debito è particolarmente interessante a causa delle sue dimensioni imponenti. Anche se le emissioni possono iniziare in misura ridotta, saranno molto importanti fin dall’inizio. Il valore capitalizzato del PIL globale totale vale molto di più dei mercati azionari mondiali, e oggi potrebbe essere valutato in quadrilioni di dollari USA”
Nel caso italiano il BtPil potrebbe rappresentare anche un’ottima leva per il risparmio privato delle famiglie italiane a rischio tassa patrimoniale se la situazione economica peggiorasse in Italia. I Risparmi privati degli italiani sono il doppio del Debito Pubblico dello Stato e questo rassicura in parte i MercatiFinanziari anche se la paura di una #Patrimoniale eccezionale non depone bene per l’ Economia dell’ #Italia. Indurre i cittadini Risparmiatori a investire in Btp è pericoloso per l’alta Duration e Volatilità del mercato Obbligazionario sulle vecchie emissioni e perché non si rispetterebbe il principio fondamentale della Diversificazione come #salvezza per abbassare i Rischi. Perché non mettere BtpPil che sostituiscano i vecchi cercando di diminuire la Duration e la dimensione del Debito facendo un effetto leva positivo sugli #Investimenti dei cittadini? Una sfida difficile, ma non impossibile