L’opera pittorica “Le inquietanti icone della propria identità perduta” rappresenta bene l’angoscia di un indice di Borsa che ha perso la propria identità di paniere bancario: il Ftsemib. Gli Npl hanno dato il colpo di grazia alle banche italiane e l’indice principale Ftsemib, sui livelli del gennaio 2014, va meglio del settore bancario e del petrolio e si trova sugli stessi valori del natural gas gennaio 2014 considerando il cambio euro/dollaro.
Siamo ai livelli del 2014 perché il settore “Servizi Pubblici” ha bilanciato, insieme al settore “Brand Italy” (che rappresenta non solo il lusso e la moda del “Made in Italy”), la discesa di titoli petroliferi e bancari. Se le banche evolveranno verso nuovi modelli di business che aprano e favoriscano il finanziamento equity e fintech per le imprese e le industrie italiane (riducendo il canale bancario e obbligazionario, nonché la presenza dello Stato nell’economia), insieme ad una politica di investimenti pubblici/privati in tecnologie, infrastrutture e capitale umano (formazione e cultura) allora potranno tornare in Italia i cervelli in fuga e si potranno attrarre gli investitori esteri insieme a lavoratori qualificati. Premessa: utilizzare la tecnologia per snellire e combattere oppressione fiscale, burocrazia e tempi/certezza della giustizia
Guido Gennaccari