L’ultimo bollettino Consob riporta: “L’Esma, autorità di regolamentazione dei mercati mobiliari dell’Unione europea (Ue), ha raccomandato alla Commissione europea (Ce) la riduzione permanente – dallo 0,2% allo 0,1% del capitale sociale – della soglia di notifica delle posizioni corte nette (Pnc) su azioni alle autorità nazionali competenti (Anc)… Per tale motivo, l’Esma ha raccomandato alla Ce la riduzione permanente allo 0,1% della soglia di notifica alle Anc. Non è stata proposta alcuna modifica della soglia per la pubblicazione delle Pnc, che resta pertanto allo 0,5%.” Con il covid le autorità di vigilanza si sono rese conto dell’importanza dei piccoli trade sotto la soglia dello 0,1% che quantitativamente pesano parecchio. Ma non era in vigore il regime di divieto di aprire nuove posizioni corte?
Non è proprio così, è bene riassumere quanto accaduto.
- Il 17 marzo 2020 entra in vigore “Il divieto di assumere o incrementare posizioni nette corte, ovunque effettuate, incluse le posizioni assunte in ambito infragiornaliero, in relazione alle azioni indicate nell’allegato 1 alla presente delibera, ai sensi e per 2 gli effetti dell’articolo 20 del citato Regolamento UE n. 236/2012, per un periodo di tre mesi dalla data della presente delibera. Si specifica, ai sensi dell’articolo 20, comma 3, che il divieto non si applica alle posizioni nette corte create o incrementate esclusivamente per finalità di copertura della componente azionaria di obbligazioni convertibili acquistate precedentemente. Si specifica, ai sensi dell’articolo 20, comma 3, che il divieto non si applica alle posizioni nette corte create o incrementate esclusivamente per finalità di copertura di diritti di opzione acquistati precedentemente.” In pratica sono ammesse comunque le operazioni corte nette solo per copertura.
- Il divieto viene eliminato il 20 maggio 2020 ma permane l’obbligo di comunicazione delle posizioni oltre lo 0,1%.
- Durante il divieto è palese come il settore bancario europeo non benefici di un rialzo delle quotazione che avviene invece alla fine del divieto (anche se poi vedrà nuovamente i minimi). Il vero rally parte ad ottobre con l’annuncio della disponibilità dei primi vaccini. L’ampia forchetta delle quotazione che si era aperta nell’estate 2020 tra i vari settori sembra in via di lento riassorbimento.
- Dall’introduzione del divieto si nota come le posizioni tra lo 0,1% e lo 0,2% siano aumentate rappresentando un 15%/20% del totale ma pesando per oltre il 50% della capitalizzazione totale. Le operazioni di copertura sono state essenzialmente quelle di piccole dimensioni ma che complessivamente hanno pesato di più
- Attenzione: l’obbligo di comunicazione raccomandato prevede l’obbligo informativo dello 0,1% solo verso le autorità competenti, non verso il singolo cittadino, che continuerà a vedere solo le pnc sopra lo 0,5% ossia probabilmente solo la punta dell’iceberg nel caso di veloci sell off sui mercati
Per l’ennesima volta si è avuta la conferma che il mercato non va bloccato, che non vanno imposte rigidità operative se non nel caso della leva finanziaria eccessiva, che la microstruttura delle negoziazioni è importantissima anche se purtroppo va nascosta al singolo cittadino.
Guido Gennaccari