Per la terza volta dal 2020 il Future sull’Oro punta alla rottura della resistenza di 2000 dollari l’oncia. Era già successo ad Agosto 2020, Marzo ’22 ed è successo ieri, lunedì 20 marzo. Si tratta di un livello, i 2000 dollari, che sembrerebbe invalicabile, il cui recente movimento porterebbe alla formazione del pattern ribassista denominato triplo massimo. Ma questa volta, a differenza, del recente passato il contesto macroeconomico potrebbe sostenere la rottura della resistenza e la tendenza rialzista dei prossimi mesi.
(Future Gold vs 2-Year Treasury yield)
L’investimento sull’Oro nasce principalmente come bene rifugio e come protezione dall’inflazione. Ma la materia preziosa soffre il ciclo dei rialzi dei tassi essendo un bene infruttifero. Guardando gli ultimi 3 cicli legati ai movimenti dei tassi della Fed, è possibile individuare un andamento simile in tutti e tre i momenti storici. Il particolare sul grafico pubblicato sopra, dove si mette a confronto il future sull’oro con il rendimento del Treasury Usa a 2 anni, si evidenzia come a partire dai 10 mesi che precedono il primo taglio dei tassi (freccia arancione) il Gold si è apprezzato mediamente di oltre il 20%. E’ successo con il taglio partito a Settembre 2007 e con quello di Agosto 2019. Il ciclo rialzista dell’oro parte da quando il mercato comincia a scontare il picco del rialzo dei tassi. E anche questa volta, l’oro ha ripreso la tendenza rialzista da quando il mercato ha cominciato ad intravedere all’orizzonte una possibile pausa nella politica di rialzo dei tassi da parte della FED. E il Gold arriva sui massimi proprio alla vigilia dell’appuntamento del FOMC che potrebbe sancire una svolta nella politica monetaria e quindi fornire un sostegno rialzista alla materia prima.
Edoardo Liuni